Storia

Appunti di storia della Fondazione

Quello di Germanionico, può definirsi l’unico nucleo della Valle Malvaglia che non ha subito negli anni nessuna deturpazione con costruzioni accessorie o modifiche agli stabili esistenti. Esso è situato tra 2 sorgenti che scorrono a pochi passi dalle abitazioni e ne fanno da cornice.
Il nucleo è costituito da 17 stabili ad assoluta vocazione pastorizia dedicata all’allevamento di capre e pecore con la stabulazione degli animali e del personale tutto l’anno. In tempi trascorsi, quando le famiglie erano numerose, il nucleo pulsava di gente e la principale attività di sostentamento era la lavorazione dei campi con coltivazioni di patate e segale per il pane e di foraggio per gli animali.
Dopo la seconda guerra mondiale e con l’invecchiamento delle generazioni sopraggiunge anche lo spopolamento e l’abbandono dell’utilizzo degli stabili. Le giovani braccia preferiscono avvicinarsi alla civiltà di paese intraprendendo lavori di monovalanza o artigianali molto più remunerativi. Questo avviene in particolare sotto l’impulso dei lavori idroelettrici degli anni 50 (costruzione diga Val Malvaglia).
Questa evoluzione con il tempo porta inevitabilmente al degrado del nucleo di Germanionico.

In questa situazione resiste unicamente la famiglia Scossa Baggi Ferdinando fu Federico (ecco perché E i fratelli venivano amorevolmente chiamati “i Fadarich”), che inconsciamente acquistano per pochi denari le abitazioni e i terreni del nucleo appartenenti agli anziani non più in forza per continuare e i cui eredi non ne volevano più sapere visto le esagerate fatiche per sopravvivere in loco.

Già dagli anni 80 l’autorità comunale ha maturato la consapevolezza dell’enorme valore storico, architettonico e culturale costituito dal nucleo di Garmagnunach.  Nel 2003 il Municipio ritiene di approfittare dell’adozione del nuovo PR per gettare le basi della salvaguardia del nucleo proponendo ai Emilio e Gino Scossa-Baggi l’idea di acquistare l’insieme dei beni dei Fadarich lasciando loro comunque il completo usufrutto.
L’offerta fu  categoricamente respinta dai due fratelli forse per paura di perdere  libertà di godere dei beni o forse anche perché non ben consigliati.

Dopo la morte di Emilio nel 2012, a Gino , l’ultimo dei fratelli “Fadarich”, classe 1932, viene consigliato di costituire una fondazione, di cui è presidente. Gli stabili del nucleo di Germanionico rimangono tuttavia di sua proprietà. Lo scopo principale della Fondazione è quello di fermare il degrado degli stabili e iniziarne il loro recupero e restauro cercando per questo i fondi necessari. Il “Gino” ha promosso di buon grado questa iniziativa e con grande generosità e sensibilità ha sostenuto i membri della fondazione in tutti i diversi passi necessari per la sua attuazione.

Il 29 luglio 2013 viene costituita la Fondazione

Atto della costituzione della Fondazione del 29 luglio 2013

Il primo Consiglio di Fondazione è composto da:

Gino Scossa-Baggi (presidente)
Dino Ceresa (vicepresidente)
Stefano Morosi (membro)
Giacomo Gianella (membro-segretario)

Il Consiglio di Fondazione si attiva immediatamente per allestire una prima documentazione su Garmagnunach, promuovere il progetto e allestire i primi rilievi.
A dicembre 2013 viene presentata la “Scheda edifici nucleo Germanionico Valle Malvaglia TI”

Gino  muore il 4 novembre 2015. Nel suo testamento lascia i suoi beni alla Fondazione.
Alla presidenza gli succede Dino Ceresa.

Nel 2014 viene presentata la prima domanda di costruzione per alcuni interventi su due rustici  e a luglio 2016 luglio viene notificato l’inizio dei lavori.

Nella primavera del 2015 è inoltrata la domanda di costruzione per 7 rustici (I fase restauri). I lavori saranno eseguiti nel biennio 2017-18.

Nel frattempo il Consiglio di Fondazione s’adopera nel preparare la II fase che toccherà altri 5 edifici compresa l’abitazione dei Fadarich.

All’inizio del 2020 ci sono alcuni avvicendamenti nel Consiglio di Fondazione:
Lasciano Gianella Giacomo e Morosi Stefano ed entrano, a luglio, Donata Scossa-Romano e Ferruccio Scossa-Romano.

A fine 2020 inizio 2021 parte la campagna per la raccolta dei fondi necessari alla realizzazione della II fase.

Estate 2021 il presidente Dino Ceresa rassegna repentinamente le dimissioni. La presidenza viene assunta dalla vicepresidente Lea Ferrari.

A Garmagnunach c’è molto movimento. Sono effettuati i rilievi archeologici, fotografici, dendrocronologici e gli inventari legati agli edifici della II fase. Grazie anche alla PC si effettua una sistemazione generale del nucleo.

Una quarantina di allievi della SUPSI accompagnati dai loro docenti eseguono numerosi rilievi.
Purtroppo i finanziamenti non permettono ancora l’inizio dei lavori.

A gennaio 2022 la proposta di finanziamento da parte dell’UBC fa ben sperare. Purtroppo la firma del Consiglio di Stato arriverà solo a giugno. Ciò induce il CdF a posticipare al 2023 l’inizio dei lavori.
L’architetto e la direzione lavori preparano i vari capitolati d’offerta che sono trasmessi alle ditte ad agosto. Dovranno rientrare all’inizio del 2023.